LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Salvatore Armando Santoro
La fame

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]



E si, la fame la conosco,
è un'amica che un dì m'ha accompagnato
ero piccino e lei mi stava a lato
il sole non brillava e l'aer fosco.


E si, la fame la comprende
chi annusa in aria l'odore della guerra
che ci regala chi dignità sotterra
che nulla mai ci dona e tutto prende.


E si, la fame spesso bussa forte
si materializza nel pianto dei bambini
ma c'è chi sta al di fuori dei confini
tutto accaparra senza aprire porte.


E si, la fame è identica dovunque
ben la conosce chi un giorno l'ha assaggiata
chi non vorrebbe che ancor fosse provata...
cosa aspettiamo, dunque?

 

Salvatore Armando Santoro

 Salvatore Armando Santoro - 19/12/2017 15:51:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Caro Arcangelo, il mio è un messaggio rivoluzionario destinato a cadere nell’indifferenza dei molti. Non si può essere buoni solo a Natale o a Pasqua. I giorni dell’anno sono 365.
Contraccambio gli auguri a te ed a tutti gli amici che leggeranno il messaggio di pace che i miei versi sottendono!

 Arcangelo Galante - 19/12/2017 11:03:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Esclusivi e perspicaci, questi versi, senza parlare delle emotive considerazioni dell’autore, che sono, profondamente, ricche di autentica verità, per tutti. L’autore ha espresso il pensiero proprio con altalenante incisività, coniugandola ad una saggia domanda che, scuotere dovrebbe, la coscienza di regnanti e potenti, sul tema trattato nell’opera. Un messaggio assai condiviso, caro Salvatore. L’occasione, colgo pure, per lasciarti i miei più sinceri auguri di buone feste. Cordialmente, saluto!

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.